Fili di Memoria - Roberto Maria Lino
- Categoria: Evento
Comunicato stampa
Roberto Maria Lino - “Fili di memoria”
La mostra dal 4 maggio al 5 giugno all’Ulisse Gallery di Roma
Aprirà il 4 maggio, presso l’Ulisse Gallery di Roma, la mostra “Roberto Maria Lino.
Fili di memoria”, dedicata al giovane artista e performer napoletano, romano
d’adozione. Classe 1996, Lino realizza vaste composizioni con materiali e oggetti tratti
dal passato personale e familiare, che diventano per l’artista medium espressivi. Figlio
di un noto cardiochirurgo, da bambino assiste più volte agli interventi che il padre
effettua in sala operatoria: del ricordo di questa esperienza, e di altri passaggi salienti
della propria crescita, sono cariche le sue serie, di cui la mostra propone ampio
resoconto. In “Registro Operatorio” lacerti di camici e vecchi registri clinici, lenzuola
e magliette consunte, scontrini, pagine strappate di diari e libri variamente assemblati
fanno da sostrato a interventi pittorici di matrice informale. “Sutura” è una sequenza di
dittici e trittici in cui i candidi frammenti degli immancabili camici si uniscono a inserti
di tessuto rosso sangue, rammendati da vistose cuciture, dando vita a imprevedibili
trame e a suggestioni visive.
Tintoretto e Burri, Nuvolo e Twombly, sono gli artisti cui Lino si ispira per dare corpo
a temi profondamente vissuti: il dolore, il sollievo, la vita, la morte, i legami familiari.
“Paragonare il corpo dell’opera a quello umano - scrive Alessandro Masi nel testo in
catalogo - non è azzardato, ma forse neanche del tutto esauriente, meglio sarebbe dire
che nel corpo della pittura vivono le ragioni del nostro essere come materia, ordine
primario da ricomporre, organizzare, strutturare”.
Roberto Maria Lino nasce a Napoli nel 1996. Dopo il diploma conseguito presso
l’Accademia di Belle Arti di Roma è stato assistente della cattedra di Anatomia
Artistica dello stesso ateneo e ha collaborato come designer per il brand “Ardusse”.
Nella capitale ha esposto all’Accademia di Belle Arti, al Museo ebraico, alla
Fondazione Museo della Shoa e all’Ombrelloni Art Space, a Napoli presso il Tarì, a
Torino alla Fondazione 107 e all’Artiglieria Contemporanea di Paratissima, a Biella
presso la Fondazione Pistoletto - Città dell’arte, a Firenze a Palazzo Strozzi, a Venezia
alla Fondazione Bevilacqua La Masa e alla Fondazione Forte Marghera, a Milano
presso Mare Culturale Urbano, a Dresda alla Bruhlschen Galerie e a Riga presso l’Art
Academy of Latvia.